Ci sono band che lasciano il segno e attraversano i tempi in maniera misteriosa. E fuori dai riflettori ce n’è una, la Paolino Paperino Band, che molti vecchi e nuovi fan vorrebbero segnalare all’Unesco per inserirla ufficialmente tra le band di culto
L’occasione è l’uscita di un nuovo album della Paolino (qui la pagina di Wikipedia) a distanza di 20 anni chiamato “Porcellum”, che sta già suscitando fermento in rete e anche presso l’Unesco. D’altro canto glielo chiedono anche molti di coloro che non erano neanche nati quando la band esordiva, ma che li hanno scoperti nel tempo sul web diffondendo ancor più il contagio.
Non si poteva andare avanti così.
E dunque sostenuti da tanti sostenitori, due superstiti della band originale che dal ‘87 al ‘93 ha scritto una ventina di acute canzoni punk rock in italiano, trasandatamente demenziali che non fanno sconti a nessuno, hanno deciso di mettersi ai fornelli per cuocere “Porcellum”, il nuovo album della Paolino prodotto grazie a una operazione di crowfunding in rete.
Il nuovo album vede una line up parzialmente rinnovata ma guidata sempre dal cantante Yana e dal polistrumentista Termos che firma la maggior parte dei testi su cui si sono cimentati anche altri autori e amici della band tra cui io me, Targi. Garu al basso, Raffa e la Skeggia alla chitarra completano la band.
I suoni sono più rotondi rispetto alle origini, ma l’ironia nel dipingere i tic, i vizi e i mostri di oggi non si è arrugginita neanche un po’. Secondo la rivista “QuarantaQuattroruote” quello della Paolino si conferma un motore musicale grintoso e indipendente che viaggia su undici tracce solide per far discutere di giornalisti, referendum, sampietrini e maiali confezionati.
La band ha in previsione un mini tour a sostegno del disco, con calendari e date sul loro sito.
Durante il tour un gruppo di cinesi abusivi sarà impegnato nel garage della band per duplicare il disco su delle musicassette C60 con il duplice scopo di inflazionare il mercato del plagio e assecondare le fantasie dei fans storici più esigenti.