Stasera si gioca Inter-Pordenone per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Da interista non ve ne parlerò solo dal punto di vista tecnico ma da quello social. Vi spiego come questa partita non è come tutte le altre e come in fondo non mi dispiacerebbe che vincesse il Pordenone.

Chi vi scrive è, almeno calcisticamente, un inguaribile romantico. E le Coppe di Lega sono i terreni in cui talvolta le favole si avverano ancora. Nella coppa di Inghiliterra il Bradford dei primi Duemila arriva dalla quarta serie alla finale di Coppa di Inghilterra. Storia simile in Francia con il Calais, una squadra composta da operai, magazzinieri, scaffalisti, impiegati e chi più ne ha più ne metta. Anno 2000.

Stasera per gli ottavi di Coppa Italia c’è Inter-Pordenone, ovvero Davide contro Golia. Un match speciale che i friulani hanno però già vinto sul fronte social, con una serie di interventi su Twitter che hanno contribuito in maniera autoironica a far vivere questa partita come un evento forse irripetibile per i ‘ramarri’ e a portare la simpatia dei neutrali e pure degli interisti come me, verso i neroverdi che militano in serie C e che – come l’Inter – possono vantare di non essere mai stati in serie B.

Impari è lo scontro con la capolista attuale di Serie A che annovera anche il capocannoniere Icardi, che però la selling unique proposition del Pordenone non premia di fronte al palmares di Berrettoni

I miei complimenti allo staff interno del Pordenone per questa campagna Twitter che manda in pensione tanti social media manager professionisti e che riproietta il calcio e il tifo calcistico, anche solo forse per una sera, in una prospettiva più umana e più vera, facendoci scoprire un nuovo Bradford o un nuovo Calais. Tantissimi interisti hanno già fatto scattare le pratiche di gemellaggio fra le tifoserie e lo spettacolo, almeno sugli spalti, è garantito.
Ecco perché la partita di stasera è diventata qualcosa di speciale.